Seminario di Musical basato sulle discipline del ‘performer’, 8, 15, 22 e 29 Gennaio 2020

Il seminario si svolgerà in 4 lezioni

  • 8 Gennaio 2020
  • 15 Gennaio 2020
  • 22 Gennaio 2020
  • 29 Gennaio 2020

Ogni lezione avrà la durata di 2 ore ciascuna, dalle ore 21:00 alle ore 23:00 presso la sede della Scuola di Musica in via Bandi 3.

Il seminario è aperto a tutti i soci e per la partecipazione è richiesto un contributo di 40 euro da versare in segreteria nei giorni addetti e non oltre l’inizio della prima lezione del giorno 8 Gennaio 2020.

Il seminario di musical ha come scopo quello di affrontare le principali discipline del “performer” (canto, recitazione e danza) dando agli allievi la possibilità di allargare le proprie competenze in ambito teatrale e dar loro una maggiore consapevolezza di palco, nonché di abituarsi al lavoro e all’ascolto di gruppo.

Canto:

  • Canto corale
  • Tecniche di ascolto
  • Tecniche dei vari stili vocali

Recitazione:

  • Percezione del corpo
  • Rapporto con l’oggetto
  • Lavoro sulle scene

Danza:

  • Riscaldamento
  • Basi del movimento scenico
  • Lavoro su coreografie

Il corso si terrà dalle 21 alle 23 del mercoledì, sarà strutturato in una lezione unica accorpando le varie discipline.

Il seminario sarò svolta da Matteo Germani.

“Seminario sull’utilizzo pratico delle tecnologie audio”, 4, 11, 18 e 25 Febbraio 2020

Il seminario si svolgerà in 4 lezioni

  • 4 Febbraio 2020
  • 11 Febbraio 2020
  • 18 Febbraio 2020
  • 25 Febbraio 2020

Ogni lezione avrà la durata di 2 ore ciascuna, dalle ore 21:00 alle ore 23:00 presso la sede della Scuola di Musica in via Bandi 3.

Il seminario è aperto a tutti i soci e per la partecipazione è richiesto un contributo di 40 euro da versare in segreteria nei giorni addetti e non oltre l’inizio della prima lezione del giorno 4 Febbraio 2020.

Gli argomenti trattati sono i seguenti:

  • cenni base sul suono
  • i microfoni
  • i cavi
  • i mixer
  • i diffusori
  • cenni sull’elaborazione del suono e il digitale (software, effetti, equalizzazione, ecc) sia live che in studio

Il seminario sarò svolta da Filippo Zazzeri.

Progetto “Modular Band”


Il consiglio della Filarmonica, da molto tempo impegnato in numerose e significative attività inerenti al mondo della musica, tra le quali una valida scuola con numerose classi di insegnamento strumentale, ha rilevato che negli ultimi anni, pur essendo  fortemente aumentato il numero degli iscritti, pochi allievi entrano  in banda. Pensiamo dipenda per lo più dall’idea comune tra i giovani che la banda sia per persone anziane che si cimentano in  generi musicali ormai desueti, anche se, invece, il nostro gruppo musicale cittadino,  si muove con abilità da un genere ad un altro con un repertorio molto vario. Il progetto che il consiglio propone nasce quindi principalmente, dalla necessità di avvicinare le persone, in particolare i giovani e giovanissimi, al mondo della musica di insieme intesa come ottima occasione per costituire un  gruppo vivo, eterogeneo anche per età, in grado di suonare, divertendosi, generi musicali molto diversi tra loro. In questa ottica risulta importante cooperare con le istituzioni del territorio, compresa la scuola pubblica, per mantenere vive la storia e le tradizioni locali consolidando un percorso già tracciato per tramandare dignitosamente le nostre radici nel futuro.

Finalità del progetto

  1. Potenziare il senso di appartenenza ad un gruppo e ad una comunità
  2. Mostrare che la musica può dare, soprattutto ai giovani, strumenti importanti per una crescita serena e ricca di stimoli
  3. Rendere i giovani consapevoli del fatto che far parte di una band vuol dire anche,oltre che suonare insieme, condividere esperienze di vita con persone di età diversa arricchendosi vicendevolmente
  4. Potenziare l’autostima personale ed il senso di responsabilità nei confronti di se stessi,degli altri, delle cose che ci vengono affidate
  5. Far parte di una band metaforicamente è come far parte di una società in senso più ampio. E’ necessario ascoltare gli altri, intervenire con ordine e fare il proprio dovere in modo costruttivo per mantenere l’equilibrio del gruppo di cui si fa parte. E’ un ottimo allenamento di vita per costruire una sana società.

Obiettivi

Imparare a condividere l’esperienza musicale senza avere particolare nozioni teoriche. Imparare a conoscere la teoria a fronte di un’esperienza pratica di gruppo, comprendendo e apprezzando le sonorità e i ruoli dei diversi strumenti con l’obiettivo di creare piccoli gruppi eterogenei indipendenti e che possano esibirsi da soli o integrati in contesti più ampi con altre band. 

Obiettivi finali del progetto

Costituzione di una band giovanile autonoma nelle esibizioni,ma anche di supporto alla Banda cittadina;il nuovo gruppo potrebbe esibirsi sia nelle occasioni tradizionali (8 maggio Capodanno,Santa Cecilia ecc)ma anche in altre occasioni organizzate proprio per il  neo/gruppo  

Collegamento costante per la realizzazione del progetto tra Scuola pubblica e Filarmonica per un  coinvolgimento il più possibile continuo e proficuo dei bambini e ragazzi in quanto le tradizioni,le istituzioni locali ,le associazioni di volontariato  sono parte integrante e,potremmo dire basilare,della cultura di un luogo,e proprio per questo non possono andare perdute.

Destinatari e luoghi di svolgimento

Fascia di età compresa tra i 9/10 anni ed i 14;in dettaglio IV e V della scuola primaria di primo grado e le classi della scuola secondaria di secondo grado, con possibilità di aprire anche ad altre fasce. L’attività si svolgerà principalmente all’interno della sede della Filarmonica, ma in previsione della collaborazione con la scuola pubblica, alcune lezioni,dimostrazioni musicali e piccoli concerti,potrebbero essere effettuati  anche  nella sede dell’Istituto comprensivo” Insieme”a  Montalcino.

Fasi di lavoro e modalità di svolgimento

  1. Primo approccio con gli strumenti tipicamente da banda: i fiati (tromba, trombone, basso, flauto, ecc) e le percussioni. Gli strumenti, in possesso della Filarmonica,verranno mostrati ai ragazzi che saranno invitati a tenerli in mano e a provarne il suono, verrà quindi spiegato il funzionamento di ogni strumento 
  2. Presentazione di un breve concerto eseguito da alcuni elementi della banda che potrebbe essere eseguito sia nella sede della Filarmonica che presso l’Istituto comprensivo
  3. Scelta dello strumento da parte di ogni partecipante, in questa prima fase di prova gli strumenti saranno forniti dalla Filarmonica, in seguito dovranno essere acquistati o noleggiati dalla famiglia   
  4. I partecipanti saranno divisi in gruppi, secondo lo strumento scelto,quindi il maestro Brigidi seguirà individualmente i gruppi nell’acquisizione delle nozioni e regole fondamentali musicali inerenti allo strumento scelto
  5. Il repertorio dei brani sarà scelto in base all’eterogeneità degli strumenti scelti
  6.  Saranno realizzate lezioni di gruppo per classe di strumento (es: classe di soli clarinetti)
  7. A cadenze regolari, saranno formati gruppi di strumenti appartenenti a classi diverse per integrare tutte le parti dello stesso brano preparato. In questo contesto potrebbero inserirsi anche adulti navigati per compensare eventuali strumenti mancanti.
  8. In itinere, divenuti più esperti, i ragazzi potranno essere seguiti anche da tutor scelti tra i bandisti, per preparare brani da eseguire insieme nella banda tradizionale o da soli

COSTI 

  • 15,00 euro per tessera associativa e assicurazione
  • 100,00 euro (20 lezioni di gruppo)

Per coloro che già frequentano un corso presso la scuola della Filarmonica il corso è gratuito

ORARIO E DURATA    

Un’ora settimanale (lezione di gruppo per classe di strumento), di cui l’ultima del mese rappresenta la prova generale (tutte le classi di strumento assieme).

Gli orari saranno concordati in base alle adesione e alle disponibilità del gruppo docente.  

Federica Zammarchi – (Lezione di canto)

Cantante, Attore, Compositore, Regista

Canto Jazz/Canto Pop/Arrangiamento e direzione
Nata e cresciuta in Toscana, provincia di Siena, classe 1973, ottiene una laurea
in Filosofia ad indirizzo antropologico presso l’Università di Siena, per poi approdare
alla musica di professione.


Diplomata in Jazz presso il conservatorio di Frosinone, è cantante, compositrice
ed arrangiatrice.
Dal 2009 al 2022 ha collaborato stabilmente con il “Saint Louis College of
Music”
di Roma, all’interno dei corsi ordinari, pre-accademici ed accademici, come
docente di Canto Jazz, Canto Pop, Musica D’insieme, Direzione Di Coro,
Arrangiamento Pop
.


Da oltre un decennio si muove nel mondo del jazz e “zone limitrofe”, fondendo
insieme le sue esperienze e capacità diverse: cantare, scrivere, arrangiare, comporre.
Dal 2008 ad oggi sono numerosi i progetti discografici e live a suo nome che hanno
visto la luce, dal primo lavoro principalmente di brani originali intitolato “Fires ‘n
Pyres”
, pubblicato dall’etichetta pugliese Dodicilune, con Marco Bonini
(Chitarra), Gianluca Renzi (Contrabbasso), Ettore Fioravanti (Batteria) Aldo
Bassi
(Tromba e Flicorno) e Paolo Recchia (Alto e Soprano sax), per passare alla
successiva collaborazione con l’etichetta romana CNI di Paolo Dossena per la quale
ha pubblicato nel 2011 “Jazz Oddity – A PowerJazz view on David Bowie’s music” ,
un complesso lavoro di rielaborazione di alcuni brani del Duca Bianco (con la
collaborazione di una line up di altissimo livello: Antonio Jasevoli alla chitarra,
Marco Siniscalco al basso, Emanuele Smimmo alla batteria e il giovanissimo
ma già noto Enrico Zanisi al piano), nel 2012 “The Jazz Cries Jimi”, dedicato
alla musica di Jimi Hendrix (sul filone di Jazz Oddity, ripropone alcuni brani del
grande chitarrista in una versione jazz/rock, con la collaborazione, al solito, della
ritmica formata da Marco Siniscalco al basso ed Emanuele Smimmo alla
batteria alla quale si aggiunge il bravissimo Francesco Poeti alla chitarra); nel
2013 “On The Rock’s!” (con il giovanissimo e talentuoso pianista Gianluca
Massetti
e la partecipazione su alcuni brani del polistrumentista Davide
Alvernini
– al clarinetto in questa occasione).

E’ stata voce principale dello storico gruppo ethno-world “Agricantus” per il
lavoro discografico “Turnari”, con i quali nel 2014 si esibisce al concerto del
Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma (RAI 3 – mondovisione) e sempre
con loro firma la colonna sonora del film TV “Felicia Impastato” nel maggio
2016.

Dal 2012 “dirotta” anche verso il pop elettronico (pur se di impianto armonico
ancora jazzistico), specializzandosi nell’uso dei sequencer e delle drum machines,
dando vita ad un progetto di brani originali dal sound nordeuropeo (Bjork-Massive
Attack), di nome “Antichords” in collaborazione con Davide Alivernini (Basso,
chitarra, sax, clarinetto e sound design) anch’esso per l’etichetta romana CNI.

Con le numerose formazioni a suo nome ha partecipato nel corso degli anni ad
importanti festival tra i quali il tour europeo del 2015/2016 con “Jazz Oddity”
in Croazia – Inghilterra – Polonia e Roma, il Villa Celimontana Jazz
Festival, Bussi in Jazz, Brindisi in Jazz, Non Solo Mameli, Roma Jazz
Festival (dividendo il palco con la cantante inglese Norma Winstone),
Anagni Jazz ecc. collaborando con musicisti quali Ettore Fioravanti, Aldo
Bassi, Paolo Recchia, Gianluca Renzi, Giorgio Cuscito, Luca Velotti, Joel
Holmes, Marco Siniscalco, Antonio Jasevoli, Enrico Zanisi, Simone
Maggio, Fabrizio Montemarano, Andrea Biondi, Alessandro Papotto
e
moltissimi altri.

Ha collaborato nel corso degli anni con numerose scuole della capitale (Artidee

  • Accademia Romana di Musica) e si è occupata dei corsi preaccademici di jazz in
    collaborazione con il conservatorio di Teramo presso la scuola “Ars Nova” di
    Colleferro (RM).

Open Day 2019 – Sabato 21 Settembre

Inizia la nuova stagione della Scuola di Musica Società Filarmonica “G. Puccini” di Montalcino. Sabato 21 settembre è in programma l’open day dalle ore 16.00 presso la sede di Via Bandi.  Saranno eseguite delle piccole lezioni dimostrative con gli insegnanti e la spiegazione delle singole classi. L’open day si concluderà con l’evento  “Musicisti Nati” dalle ore 21:00 presso il Teatro degli Astrusi

Segui le linee guide per l’iscrizione

Open Day 2018 – Sabato 22 Settembre

Inizia la nuova stagione della Scuola di Musica Società Filarmonica “G. Puccini” di Montalcino. Sabato 22 settembre è in programma l’open day dalle ore 15.30 presso la sede di Via Bandi.  Saranno eseguite delle piccole lezioni dimostrative con gli insegnanti e la spiegazione delle singole classi. L’open day si concluderà con il concerto dell’orchestra “Acchiappanote” dalle ore 19:00 alle ore 20:00. A seguire un apericena.

Se vuoi velocizzare il processo di iscrizione durante l’OpenDAY, puoi eseguire prima alcuni passi direttamente da casa:

  1. COMPILA MODULO DI REGISTRAZIONE
  2. SCARICA E LEGGI IL REGOLAMENTO
  3. COMPILA E FIRMA MODULO ACCETTAZIONE REGOLAMENTO

NOTA: l’orario immesso sul modulo di registrazione dovrà essere confermato all’OpenDay

Per confermare l’iscrizione devi presentarti all’OpenDAY con la documentazione cartacea citata al punto (2) e (3) e dopo aver ricevuto la conferma dell’orario procedere al pagamento della 1° RATA.

Corsi di Chiarina e Tamburo Medievale

La Filarmonica G. Puccini di Montalcino, con l’obbiettivo di promuovere, mantenere e migliorare gli aspetti qualitativi delle nostre tradizioni, ha intrapreso da circa 4 anni un progetto che prevede l’acquisizione di abilità tecniche per suonare il tamburo e la chiarina medievale durante le rievocazioni storiche della Sagra del Tordo e dell’Apertura delle Cacce.

Chi è interessato può rivolgersi al responsabile del proprio Quartiere che farà da tramite con la Scuola di Musica.

Il corso prevede 15 lezioni, tutti i Martedi dalle 17:00-18:00 e dalle 18:00 alle 19:00

La prima lezione si svolgerà MARTEDI’ 8 FEBBRAIO 2019

Marco Inchingolo – (Lezione di pianoforte il Mercoledì e Venerdì)

Nato a Grosseto nel 1983, consegue con Hector Moreno sia il diploma del vecchio ordinamento, sia il diploma accademico di II livello in pianoforte all’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci” di Siena dopo aver seguito i primi corsi con Tullia Niccolini, Federica Scaglioso e Anna Noemi Ginanneschi all’Istituto Musicale
Comunale “Palmiero Giannetti” di Grosseto.

Ha partecipato a seminari di Ettore Candela, Massimiliano Damerini, Vincenzo Balzani, Annibale Rebaudengo e Ottaviano Tenerani (quest’ultimo per l’interpretazione della musica antica); a Masterclass di H. Moreno, Muriel Chemin, Pietro De Maria e Pier Narciso Masi. Inoltre ha collaborato per una Masterclass del percussionista e compositore Ney Rosauro. A Capalbio (GR) ha partecipato al II corso di fortepiano e al IV corso di clavicembalo tenuti entrambi da Andrée Darras. Nel 2006 gli è stata assegnata ex aequo la borsa di studio “P. Giannetti” al teatro degli Industri di Grosseto, mentre nel 2014 ha ottenuto per la musica da camera il 2° premio al XII Concorso Nazionale “Città di Riccione” (RN) e il 3° premio al V Concorso Musicale Città di Firenze – Premio Crescendo con il contralto Liza Rebecca van der Peijl.

Ha collaborato come accompagnatore pianistico per la Società Corale “Giacomo Puccini” di Grosseto, diretta da
Francesco Iannitti Piromallo, per il coro di voci bianche “InCantus” diretto da Sandra Biagioni e presso l’Istituto
“R. Franci” in cui ha anche frequentato il corso di clavicembalo di Ottaviano Tenerani e ha eseguito nel 2011 il
Concerto in do maggiore per due clavicembali, archi e basso continuo BWV 1061 di Johann Sebastian Bach.
Nell’agosto dello stesso anno ha partecipato ad una Masterclass del clavicembalista Bob van Asperen a Montisi
(SI). Il 5 giugno 2004, in occasione dell’inaugurazione della galleria Vetrina 900 di Firenze, ha suonato come
accompagnatore dell’attrice Bibi Bruschi e da solista (mostra su Elisabeth Chaplin). Si è esibito in particolare per
il Festival Internazionale “Santa Fiora in musica”, l’Amiata Festival di Abbadia San Salvatore, il Festival
Internazionale di Rodi (Grecia), al palazzo Strozzi di Firenze, al museo delle Clarisse per Fondazione Grosseto
Cultura, nel ridotto del teatro “Giuseppe Verdi” di Pordenone, al museo d’arte orientale “Edoardo Chiossone” di
Genova. Da sempre attratto dalla musica di ogni epoca e luogo, si dedica però particolarmente alla musica d’arte
del XX secolo, spesso in formazioni cameristiche. Collabora nello staff dell’Amiata Piano Festival a Poggi del
Sasso (GR) stabilmente dal 2014.

Luciano Brigidi (Lezione di basso e fiati)

Fiati

Già nell’antichità esistevano complessi di strumenti a fiato. I Romani li usavano per manifestazioni religiose, militari e civili. Nel Medioevo si formano i primi gruppi musicali simili alla banda, tra i quali il complesso che accompagnava il Carroccio. L’origine della banda, così come è intesa oggi, però, risale al XIV secolo, quando un numero ridotto di suonatori prestava servizio presso le Corti e le Signorie, con compiti artistici e di parata. Nel XVIII secolo la banda era composta da un numero non superiore a diciotto elementi; verso la fine del secolo, vennero perfezionati nuovi strumenti e la bande si distinsero tra quelle cittadine e militari. Fino al 1845 le bande reggimentali erano formate da un ottavino, un quartino in fa, quattro o più clarinetti in do, due fagotti, due oboe, due trombe, un trombone, due corni, un cimbasso, un serpentone, un controfagotto,timpani, batteria turca.
In Francia le bande ebbero un forte impulso e nel 1845 fu accettata una riforma proposta da Adolphe Sax che prevedeva l’inserimento di sassofoni alti, bassi e soprani, e saxcorno acuto. In Italia, invece, fino al 1860 non esistevano bande con l’organico predefinito e solamente lo stato Pontificio possedeva qualche banda che lavorava a tempo pieno, mentre altrove le bande civili suonavano per lo più in occasioni speciali, quali nozze e ricevimenti di sovrani. Nel 1865, in un congresso musicale effettuato a Napoli, venne accolto il progetto di Brahamp che distingueva la bande dalle fanfare. Nel 1901 il maestro Alessandro Vessella, a Roma, portò avanti una riforma che fu accolta favorevolmente anche all’estero e che prevedeva un’unica partitura divisa per gruppi: ance, ottoni chiari, ottoni scuri e percussioni. Nei primi decenni del Novecento le bande civili, in Italia, si moltiplicarono.

Basso

Il basso elettrico (o chitarra basso], più semplicemente noto come basso) è uno strumento musicale della famiglia degli elettrofoni, dalla tessitura grave.
Il primo basso elettrico prodotto in serie fu sviluppato da un innovatore e costruttore di chitarre elettriche, Leo Fender, all’inizio degli anni cinquanta del XX secolo. Il basso elettrico verticale esisteva già dalla metà degli anni trenta ed era stato inventato dal musicista e inventore Paul Tutmarc a Seattle, ma era goffo ed inoltre la cassa acustica di cui era dotato ne rendeva difficile l’amplificazione, in quanto il segnale poteva innescare il feedback quando si superava un certo volume. Sembra tuttavia che nello stesso periodo furono venduti anche un esiguo numero di bassi elettrici solid body realizzati da altri costruttori.
Il basso elettrico rappresenta una radicale svolta nel panorama musicale, fornendo alla sezione accompagnamento dei complessi uno strumento facilmente trasportabile, amplificabile e più semplice da suonare rispetto al contrabbasso: l’aggiunta al basso elettrico dei tasti ha permesso allo strumento di diventare molto più facile da suonare e, soprattutto, più precisa l’intonazione della nota emessa (da qui “Precision”, il nome del primo basso prodotto da Leo Fender).

Andrea Falciani – (Le lezioni di propedeutica sono sospese per l’anno 2020/2021)

L’esperienza musicale che si vuole proporre ha una peculiarità ludica che permette al bambino di potersi esprimere liberamente con il canto, il movimento del corpo e l’uso di strumenti a percussione.
Attraverso giochi musicali, che prevedono l’integrazione fra stimolazione musicale e movimento del corpo, i bambini stabiliscono delle relazioni con lo spazio che li circonda e con gli altri.
L’obiettivo finale del corso consiste più che nella preparazione del saggio conclusivo nell’esperienza del laboratorio stesso che diventa uno strumento efficace come stimolo all’espressione della creatività personale, alla scoperta di sé e all’interazione con gli altri. Il fine del corso è quello di avvicinare i bambini in modo divertente e istintivo al mondo della musica, stimolandone la curiosità e l’immaginazione. Abituare il bambino all’ascolto di sé e dei suoni che lo circondano, creare un’ ambiente di lavoro sereno e alla sua portata concorrono in modo positivo alla capacità relazionale del bambino e alla sua crescita emotiva e artistica.

Gli obbiettivi del corso sono:
− riconoscere e riprodurre semplici elementi ritmici;
− sviluppo dell’autocontrollo, concentrazione, creatività e rilassamento attraverso l’integrazione dell’espressività corporea con: la pratica di strumenti musicali primitivi (tamburo, sonagli, triangoli, legnetti etc.); l’ascolto e l’utilizzo dei suoni della realtà circostante e dei suoni prodotti da oggetti di uso comune; le sonorità che vengono dal corpo in movimento, dalla voce e dal respiro; l’ascolto attivo di brani musicali;
− conoscere e riconoscere le note musicali (posizione e nome);
− cantare canzoni semplici ed orecchiabili;
− conoscere e riconoscere i più popolari strumenti musicali distinguendoli in strumenti a fiato (presentazione del flauto e dell’oboe), strumenti a percussione (presentazione degli strumentini a disposizione dei bambini come i legnetti, triangoli, maracas, nacchere, tamburelli), strumenti a corde
(presentazione della chitarra, differenze tra strumenti ad arco e chitarra), pianoforte, clavicembalo ed organo;
− conoscere ed ascoltare diversi generi musicali (classica, lirica, folk, rock, pop, jazz).